Club Dogo

M-I Bastard


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"Down on that dead end streets
And I say"

Un bastardo, un bastardo di Milano
Un-un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo di Milano

Dove vivo c'è il cielo bianco
Che aumenta l'apatia del branco
E, fra', sono cresciuto nelle panche, non nel banco
E ho un flow che rompe le manette
E' il suono della piazza fa il logo del Dogo sulle panette
E vende, fra', l'industria lo mette sulle magliette
La strada paga impara dalle marchette
Il mio club ha il presidente col precedente
Come il governo non questo ma il precedente

Chi spinge, cinque secondi e arriva a cento come l'm5
G stringe il vero tra i denti, fanculo al Tg5
Non te lo scordi, perché filmo cinema per ciechi
E rimo musica per sordi
Dieci grammi in corpo peggio che dieci pallottole
Due gemelle uguali tanto da non riconoscerle
Messe alla stessa angolatura triangolo isoscele
Vita loca come se poi potessi risorgere

Un bastardo, un bastardo di Milano
Un-un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo di Milano

Un bastardo, un bastardo di Milano
Un-un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo di Milano

La mia stilografica è dolosa
Viziosa, pure se la discografica mi sposa
Parlo al cell, l'azienda telefonica è mafiosa
Perdo qualche anno di vita in una sera peligrosa
Con la melodia dei folli, escono i serpenti a sonagli
Se gremi, o se ragli
Ho visto un sacco di roba, che fa fare brutti sogni
E più di un sacco di roba, che fa fare tanti soldi

Vivo per la Ferrari come Michael
Non importa se vendo l'anima so che lo stato è laico
Tanto le colpe ammesse nelle messe
Non valgono se la santità è delle SS
Hey, e la mia voce è una bomba
Perché non taglia la verità come la neve di Colombia
Voglio la strada, frà, il resto si vende a zero
Quaranta Euro tanto basta a toccare il cielo

Un bastardo, un bastardo di Milano
Un-un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo di Milano

Un bastardo, un bastardo di Milano
Un-un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo, un bastardo di Milano
Un bastardo di Milano

Baci la strada, frà, io non l'ho mai voluto
La toccherò solo quando sarò fottuto
La fuori o badi a come parli o parli e cadi
Conta la faccia, frà, come se tiri i dadi
La Furia è il vero re di Milano
Io canto frà gli altri se la cantano come il Tebano
E' il Club D.O.G.O
Click-clack, è il flow, zio

Il rispetto è la più grossa moneta
Ma nessuno ti rispetta se hai la tasca deserta
Turbo diesel, inietta sim cinese sospetta
Carta Visa clonata per la spesa che ci spetta
Gué di Nazareth nel cuore ha una spina
Per star meglio inspirano ma non Rinazina
Super-antieroi il demonio veste fashion
Guarda il futuro nei miei occhi a rovescio


Autor(es): Cosimo Fini, Luigi Florio, Francesco Vigorelli