Francesco De Gregori

Gesù Bambino


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Gesù piccino picciò,
Gesù Bambino,
fa che venga la guerra
prima che si può.

Fa che sia pulita
come una ferita
piccina picciò,
fa che sia breve
come un fiocco di neve.

E fa che si porti via
la malamorte e la malattia,
fa che duri poco
e che sia come un gioco.

Tu che conosci la stazione
e tutti quelli
che ci vanno a dormire,
fagli avere un giorno l'occasione
di potere anche loro partire.
Partire senza biglietto,
senza biglietto
volare via,
per essere davvero liberi
non occorre la ferrovia.

E fa che piova un po' di meno
sopra quelli
che non hanno ombrello
e fa che dopo questa guerra
il tempo sia più bello.

Gesù piccino picciò,
Gesù Bambino
comprato a rate,
chissà se questa guerra
potrà finire prima dell'estate,
perchè sarebbe bello
spogliarci tutti
e andare al mare
e avere dentro agli occhi,
dentro al cuore,
tanti giorni ancora da passare.

E ad ogni compleanno
guardare il cielo
ed essere d'accordo
e non avere più paura,
la paura è soltanto un ricordo.

Gesù piccino picciò,
Gesù Bambino alla deriva,
se questa guerra deve proprio farsi
fa che non sia cattiva.

Tu che le hai viste tutte
e sai che tutto non è ancora niente,
se questa guerra deve proprio farsi
fa che non la faccia la gente.
E poi perdona tutti quanti,
tutti quanti tranne qualcuno,
e quando poi sarà finita
fa che non la ricordi nessuno.

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