Rino Gaetano

AD 4000 D.C.


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I miei amici carburati a doppio corpo
Li ha ripresi il Fondatore dell'estate
Un vecchio gioca a carte e salta il banco
Dopo la sua escalation è tanto stanco
Sugli alberi le scimmie cloroformizzate
Raccontano le storie delle fate
Un quadro di Guttuso messo all'asta in un mercato
Fa il piano quinquennale del peccato
Quest'anno
Un inverno disertore
Annuncia il fallimento di Sapporo
La strada mandarino e latte caldo
Non la conosco, dove porterà?

È una ruota che gira
Che gira e se ne va
Ma ritorna e dopo parte
Gira gira e se ne va

Un cielo zabaione sangue e miele
Mi fa sentire piccolo e crudele
Un nastro registrato a cento piste
Ricorda la voce antropomorfica
Dell'uomo del duemila
Un topo murato in un music hall
Balla il tip-tap sul suo motocross
Scriveva un venusiano emigrato
A un anno luce dalla sua città

È una ruota che gira
Che gira e se ne va
Ma ritorna e dopo parte
Gira gira e se ne va
È una ruota che gira
Che gira e se ne va
Ma ritorna e dopo parte
Gira gira e se ne va
È una ruota che gira
Che gira e se ne va
Ma ritorna e dopo parte
Gira gira e se ne va


Autor(es): Rino Gaetano