Serrande Alzate
Serrande alzate
Che non sanno se chiudere
La bottega in cui le fate
Hanno lo sguardo immoto
Sul dormire che non giunge
Il tuo fiato è un poco affannoso
Si disperde là
Dove vagheggi chissà
Quale fantasia perduta
O fiaba, raccontata
Per avere il tuo sonno
Dalle tapparelle un bel sole
Riga di buonumore, quel pulviscolo
Dentro sono avvinto e c'è amore
In groppi e batticuore
Lo sentissi anche tu
Il mio naso sulle tue palpebre
Le sfiora appena
E sa non farsi notare
Fiuta forse il gusto d'arcano
Del tuo trasognare
Che oltrepassa ogni meta?
Metafisica è la tua intesa
Con ciò che mi sfugge
E posso solo ammirare
Molto fisica è la sorpresa di averne prova
Ora che ho preso a scrutare
Lievemente il sole è calato
E un nuovo taglio estende quelle strisce ridenti
Dentro sono avvinto e c'è amore
In groppi e batticuore
Lo sentissi anche tu
La mia culla è meraviglia esplosa
Non ti dondola ma avvolge e ammanta
La mia culla è poesia ansiosa
Di svelarmi quello che ti incanta
Autor(es): Daniele Ambrosoli, Gianluca Borgia, Cristiano Godano