L'infinito


Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
de l'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e l naufragar m'è dolce in questo mare.
E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e l naufragar m'è dolce in questo mare.
E come il vento ...
io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e l naufragar m'è dolce in questo mare.


Autor(es): Giacomo Leopardi, Tristan Keuris