Street Clerks

Ho Fame


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Te lo dico chiaramente
Io non ho capito ancora niente
Cosa vuol dire vivere, morire, crescere e cambiare esattamente
Te lo dico chiaramente
Quando tu sei così distante
Mangio chilometri di cioccolata e di marmellata
Per non sentire niente

E no, non voglio andare al mare
Ho ancora grassi da bruciare
Troppi pensieri da smaltire e quindi
Accendo la televisione
Ma sono tutti a cucinare

Ho fame
Ho solo voglia di annegare
Questa ansia esistenziale
Come un Buddha che sorride alle sfide più dure e
Se ne frega della prova costume
Ho sempre fame

Me lo dici quasi sempre
Penso troppo, non posso farci niente
Cos'è la vita, la morte, il tempo e la felicità concretamente?
E non ci voglio andare al mare
Sei sempre in acqua e io non ci posso entrare
Devo aspettare quattro ore ma non riesco a non mangiare
E devo sempre ricominciare

Ho fame
In questa estate da buttare
Forse ci potrà salvare
Il pastaio che ci accoglie alle due di notte
Con gli occhi rossi e le pupille storte
Ho sempre fame

Fame è la paura del futuro
Fame è quando non sei piu sicuro
Che tuo padre fosse poi così perfetto
E che tu sei riuscito a dirgli tutto

Ma fame son due occhi ad un aperitivo
Fame è la voglia di sentirmi vivo
È la sorpesa che tutto va meglio
È la fame di Elisa che aspetta un figlio

Ho fame
Ho solo voglia di annegare
Questa ansia esistenziale
Come un Buddha che sorride alle sfide più dure e
Se ne frega della prova costume

Ho sempre fame
In questa estate da buttare
Forse ci potrà salvare, hey
Il pastaio che ci accoglie alle due di notte
Con gli occhi rossi e le pupille storte
Ho sempre fame
Io ho sempre fame
Sì, ho sempre fame


Writer/s: Alexander Woodbury, Valerio Martino Fanciano, Cosimo Ravenni, Francesco Giommi