Scena 4
L'UOMO
Capii che non misare i più liberato di quella storia. Né io né gli altri. Per un po' mi convinsi che non sarebbe accaduto nulla. Ma poi morì Salinas, in quel modo strano.
LA DONNA
In quel modo strano
L'UOMO
L'avevano trovato morto nel suo letto. Si diceva che il suo medico l'avesse avvelenato, un po' ogni giorno, lentamente, per mesi.
LA DONNA
Tutte queste storie gliele hanno raccontate i suoi amici?
L'UOMO
Sì.
LA DONNA
E Lei ci cre-de?
L'UOMO
Sì.
LA DONNA
Mi dica, cos'altro sa di me?
L'UOMO
A che serve? È la sua storia. La conosce meglio di me.
LA DONNA
Non è detto. Io ricordo una specie di orfanotrofio. Un giorno arrivò Uribe. Mi prese con sé. Disse a tutti che ero sua figlia. Una sera d'inverno uscì di casa. Quella volta, in taverna, giocò d'azzardo fino a tardi. Fu tutta una cosa tra lui e il conte di Torrelavid. Uribe, sicuro delle sue carte, gli stava dietro. Il conte mise sul piatto la sua fazenda...
L'UOMO
La fazenda?
LA DONNA
Lei gioca d'azzardo?
L'UOMO
No.
LA DONNA
Non credo allora che possa capire.
L'UOMO
Ci provi.
L A DONNA
La fazenda di Belsito era la più bella della zona. Uribe non aveva niente che valesse Belsito. Il conte si sporse in avanti e disse: Hai una bella bambina però. Belsito contro la tua bambina. È una proposta onesta. Il conte mi portò via quella notte stessa. Quando compii quattordici anni mi sposò.
L'UOMO
È strano, strano: Lei sembra raccontare la vita di un' altra. Non gliene importa nulla?
LA DONNA
Perché questa storia dovrebbe essere più falsa di quella che mi ha raccontato Lei? È una storia come un'altra.
L'UOMO
È la Sua storia!
LA DONNA
Mi dica, cos' altro sa di me? Mi racconti il resto.
Writer/s: Péter Eötvös
