
Stretti nella giacca
Eravamo vestiti da inverno mentre il viale soffiava
vedo un uomo in piedi là fermo, ma che cosa guardava..
Aveva come un alone di silenzio attorno alla giacca
la faccia non la si vedeva ma nulla di speciale sembrava.
Era strano guardarsi negli occhi, cosa si preannunciava.
Vento gelido sibila all’orecchio, ma qualcosa arrivava.
Il viale era come una lingua mostrata davanti a una gola scoscesa.
Umida morta ma inevitabile, l’uomo guardava la sua paura.
Ci affacciammo, lui non fece difetto, ma un po’ gli dispiaceva.
Come quando riveli un contratto, che l’istino temeva.
Non giocare con la libertà e stai stretto dentro la giacca,
ma se vuoi guardare sappi che è dura la faccia della tua paura.
Il viale finiva come un taglio netto ed il vento spingeva.
Sentivamo il bisogno di un parapetto e per ognuno saliva
su dalla scarpata una brutta figura, ma con la tua faccia
“guarda adesso ho capito” dicesti tu, ma questo non mi incoraggia.
Arrivò altra gente e restammo ognuno nella sua giacca.
Il vento soffiava feroce guardandoci ognuno in faccia.
Chiusi gli occhi pensando che infondo la vita è una cosa sciocca.
Mi voltai, la guardai e su quella paura appoggiai la mia bocca.
Writer/s: Emiliano Mazzoni