Giulio Casale

Tutto Cadeva


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Così tutto cadeva
Ma si notava da mo
Quel cartello sospeso
Come piuma di uccello
Recitava la scritta
"Senza lividi, nessuno s'illumina
Si macera un po'"

Era qualche ideale
Era il conto corrente
Era Krishna o Fidel
Era la gravità
Si franava, era un gorgo
Senza limiti nessuno si libera
Si lacera un po'

Dopo altre due scosse
Ti è passata la tosse
Ti è venuta anche voglia
A costo di malintesi
Di sfrenarti in un ballo
Senza ali di profumi di Tangeri e Madagascar

E sì, tutto crollava
Da Pechino ad LA
Preparava uno spazio
Un deserto mai visto
Un bellissimo vuoto, vuoto, vuoto, vuoto, vuoto, vuoto oh

Così tutto obbediva a quel vortice rosa
E nel fluido finale alleggiava nell'aria
Quella eco lontana di umani, di umani, di umani, di umani, di umani di noi

Quasi tutto cadeva
I cappelli e l'onore
Il coraggio e il dolore
L'Atalanta e la Samp
Il Mar Rosso era vino
Era sangue diviso
Dal viso divino caduto da noi

Così tutto cadeva
Ma si notava oppure no
quel cartello sospeso come piuma a mezz'aria
Quell'inutile slogan
"Senza lividi nessuno s'illumina, si macera un po'"


Writer/s: Giulio Casale