Fragile


Tutte le volte che mi sento di essere nel posto giusto
Tutte le volte che mi penso un poco senza quel disgusto
Non lo provo quasi mai
Di concedermi 'sto lusso
Come duecento marinai
Remo contro questo flusso
(Contro questo flusso)

Perché stare male è
Una terapia inevitabile
Io sono un vaso di ceramica che
Si sente fragile, fragile, fragile

Quando ballo sola a casa
Fino a non sentire i piedi
E poi fisso il terzo piano
La finestra a cui sedevi
Mi addormento col rumore del rullino in bianco e nero
E m'immergo con il viso nello specchio di un mistero

Perché stare male è
Una terapia inevitabile
Io sono un vaso di ceramica che
Si sente fragile, fragile, fragile

Sulle labbra burro cacao
Di una cioccolata calda
Mentre ascolto quei ricordi
Il mio cuore si raffredda
Chiusa, imprigionata in una cella fotovoltaica
Spenta perché all'ombra di una vita vuota nostalgica
Vuota nostalgica, vuota nostalgica, vuota nostalgica

Perché stare male è
Una terapia inevitabile
Io sono un vaso di ceramica che
Si sente fragile, fragile, fragile
Nei miei problemi sono io
La variabile
Bloccata in cielo nel
Mio sommergibile, vetri appannati
Della mia automobile
Che viaggia forte ma
Io sono resto immobile
Come un giocattolo
Con pile scariche
Mi sento fragile, fragile, fragile


Autor(es): Carolina Guidi, Nicola Togni