La polvere
Metto da parte il suono
che ricorda il nome tuo
scelgo perifrasi anche per chiedere il pane
sono diventato esperto a masticare
la mollica del dolore
che mi sembra ancora morbida.
Sono passati gli anni, eppure, amore,
penso a te, quando al telegiornale dicono
che non c'è più speranza per salvare
I ghiacci dell'Antartide
tra i denti bianchi della Terra c'è la plastica.
Ho le mie ragioni per non credere
che era il destino essere lontano
dalle cose che ho amato e somigliano
a questo mio buonumore, se mi invento
che c'è ancora un posto dove siamo
mano nella mano. Una casa che non
bisogna pulire da noi. Dai sogni che
non condividevamo, né dalla polvere.
Né dalla polvere
lei non si posa
su quella scatola
che chiudo e apro ogni santo giorno
ma non c'è mai un nuovo ricordo
oltre ai nostri biglietti al cinema.
chi ti dorme affianco avrà gli occhi
della rabbia quando tu russi
ed io ridevo, col caldo nelle ossa
ma quanto è fredda questa fossa.
Ho le mie ragioni per non credere
che era il destino essere lontano
dalle cose che ho amato e somigliano
a questo mio buonumore, se mi invento
che c'è ancora un posto dove siamo
mano nella mano. Una casa che non
bisogna pulire da noi. Dai sogni che
non condividevamo, né dalla polvere.
Metto da parte il suono
che ricorda il nome tuo
scelgo perifrasi anche per chiedere il pane
sono diventato esperto a masticare
la mollica del dolore
che mi sembra ancora morbida.